Gli alunni del LES protagonisti del Piano di Zona

Scoprire il territorio con gli occhi dei ragazzi: un PCTO nel segno della cittadinanza attiva


Nel corso dell’anno scolastico 2024-2025, la classe 3AL del Liceo delle Scienze Umane – opzione economico-sociale ha partecipato al progetto “Scoprire il territorio con gli occhi dei ragazzi”, promosso dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese e coordinato dalla Dott.ssa Laura Caruso, Referente per l’Orientamento e la Dispersione scolastica, in collaborazione con le professoresse Katia Montalbetti e Cristina Lisimberti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il progetto ha offerto un’occasione significativa per avvicinare gli studenti alla realtà sociale del territorio, consentendo loro di applicare in modo esperienziale i modelli teorici e sociologici affrontati in aula. Attraverso incontri strutturati, uscite didattiche e momenti di riflessione condivisa, la classe ha sviluppato uno sguardo più consapevole e critico sulle sfide che interessano la comunità locale, soffermandosi su aspetti spesso percepiti come lontani, quali l’emergenza abitativa, l’assistenza sanitaria urgente e i servizi di mensa per le persone in difficoltà.
Le attività svolte si sono concretizzate in un PCTO ispirato al modello pedagogico del service learning, sviluppato all’interno del Piano di Zona del Comune di Varese e, in particolare, del “Tavolo permanente sulla Marginalità”, coordinato da Daniela Germi (funzionaria responsabile) ed Elena Imperiali (Unità di Progettazione, Area V – Servizi alla Persona).

Imparare facendo: il Change Laboratory
Attraverso la partecipazione al Tavolo, gli studenti hanno preso parte a un’esperienza di analisi, confronto e co-progettazione sul tema della marginalità grave – ovvero forme di esclusione sociale estrema che richiedono interventi complessi e integrati – avviando un dialogo intenso e costruttivo con numerose realtà del terzo settore. Un gruppo di sei studenti, in particolare, ha collaborato con varie figure professionali attive nei servizi sociosanitari e nel volontariato, applicando il metodo del Change Laboratory, un approccio ispirato alla Activity Theory, che promuove il cambiamento nei sistemi complessi attraverso il contributo attivo dei soggetti coinvolti.
Questo approccio ha permesso agli studenti di osservare da una prospettiva privilegiata le dinamiche quotidiane della rete dei servizi territoriali e di contribuire all’individuazione, nonché alla possibile risoluzione, di criticità sistemiche, attraverso un lavoro di micro-progettazione articolato in sottogruppi per aree di intervento. A garantire il rigore scientifico dell’intero percorso è stata un’équipe di ricercatori dell’Università dell’Insubria e dell’Università Cattolica, coordinata dal prof. Stefano Bonometti, docente presso il Dipartimento di Scienze Umane e dell’Innovazione per il Territorio.

Mappare per includere: orientarsi nei servizi del territorio varesino
Parallelamente, un secondo gruppo di studenti si è dedicato alla mappatura dei servizi attivi sul territorio varesino nell’ambito di marginalità. A tal fine è stata condotta una ricerca qualitativa, basata su interviste approfondite, finalizzate a raccogliere non solo dati oggettivi, ma anche elementi narrativi legati ai valori, alle esperienze personali e alle motivazioni degli operatori coinvolti. Tra le realtà visitate figurano la Croce Rossa Italiana, i City Angels, Sanità di Frontiera e il Centro Gulliver – solo per citarne alcune.
Il materiale raccolto è stato successivamente riorganizzato in schede descrittive e integrato all’interno di una mappa digitale interattiva, concepita per facilitare l’orientamento di operatori e cittadini all’interno del sistema dei servizi disponibili. L’attività di mappatura ha messo in luce numerosi punti di forza della rete di assistenza locale, come l’impegno costante dei volontari e l’ampiezza dell’offerta, ma ha evidenziato anche alcune criticità, tra cui l’accessibilità discontinua delle informazioni e la carenza di strumenti efficaci per la condivisione di esperienze e buone pratiche.

L’evento conclusivo al Castello di Masnago
Il 16 aprile, presso il Castello di Masnago, si è svolta la restituzione pubblica del progetto alla presenza dei referenti dell’Ufficio Scolastico Territoriale e della Provincia di Varese, durante la quale sono stati presentati i risultati emersi dal Change Laboratory e dalla mappatura dei servizi. L’incontro si è rivelato un momento di dialogo aperto e costruttivo tra studenti, operatori sociali e rappresentanti delle istituzioni. Tra i risultati più significativi della mattinata si segnala l’elaborazione condivisa di un “dizionario della marginalità”: una riflessione corale che ha portato alla definizione di parole-chiave come rete, accessibilità, sistema integrato e altri concetti centrali per comprendere il fenomeno dell’esclusione sociale. A conclusione dell’evento, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Varese, Roberto Molinari, ha consegnato agli studenti gli attestati di partecipazione.