Video-collegamento con la Base italiana in Antartide

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Nell’ambito del percorso di Educazione Civica “Terra Fragile” messo a punto dal Consiglio di Classe, il giorno 12 gennaio in aula Prina gli alunni della 2C hanno assistito, accompagnati dalla Dirigente Elisabetta Rossi e dalla  Prof.ssa Daniela Di Grazia, ad un video-collegamento con gli scienziati italiani della Base Concordia in Antartide. 

Ecco una breve testimonianza dell'alunna Veronica Bonomi di 2C

La possibilità di vivere in Antartide esercita sicuramente una grande attrattiva su chi ne senta parlare per la prima volta. Essere circondati dal solo ghiaccio può apparire quasi uno scenario surreale, e tuttavia è diventato realtà presso alcune basi di ricerca scientifica, situate proprio in Antartide. La Stazione Concordia è una di queste, ed è gestita dall’Italia in collaborazione con la Francia fin dal 2005. È situata sull’Altopiano Antartico orientale, a un’altezza di 3230 m slm e a circa 1000 km dalla costa. Le temperature possono raggiungere anche i -80°C.

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Il luogo scelto è strategico per una delle attività scientifiche che vi si svolgono: perforare la calotta glaciale – profonda più di 3000 m – per analizzare antichissimi campioni di ghiaccio, fondamentali
per comprendere il cambiamento climatico che sta così profondamente interessando il nostro periodo storico. Il progetto attualmente in corso, Beyond EPICA, è partito in data 1 giugno 2019, e
si è posto come obiettivo quello di prelevare campioni di ghiaccio risalenti a 1.5 milioni di anni fa.

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Durante il periodo estivo – che inizia a novembre e termina a febbraio – si trovano presso Base Concordia fino a 34 persone, tecnici e ricercatori. Nel corso dei cosiddetti winter over – gli inverni
polari, della durata di nove mesi –, un gruppo all’incirca di sole 16 persone rimane totalmente isolato mentre continua le consuete attività.
L’unico modo per raggiungere la Stazione è tramite appositi aerei che partono dalla Nuova Zelanda, o mezzi cingolati che impiegano fino a 12 giorni di viaggio, dopo essere partiti dal sito italo-
francese Cap Prud’Homme.

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Noi, classe 2^C, abbiamo avuto la fortuna di poterla “raggiungere” mediante una videoconferenza, in cui ci viene presentata la Base e spiegato il suo funzionamento. La Stazione Concordia si articola
in due torri cilindriche su tre piani, collegate da un tunnel: una è chiamata “torre silenziosa”, l’altra “torre rumorosa”. A mostrarcele è un ricercatore italiano, Gabriele Carugati: mentre si sposta all’interno della Base, raccontando con naturalezza un’esperienza che a noi sembra inimitabile e intervistando alcuni suoi colleghi – oltre a presentarci una delegazione di ricercatori australiani che si sarebbero fermati lì per qualche giorno, usufruendo della Base come punto d’appoggio –, risulta subito evidente l’affaticamento nella respirazione a cui è soggetto. La spiegazione non tarda ad arrivare: in tali condizioni di altitudine, l’aria contiene il 40% in meno di ossigeno.

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Della prima torre ci vengono mostrati i laboratori, in cui ci si occupa anche di meteorologia, fisica dell’atmosfera e astronomia; il laboratorio dell’ESA (Ente Spaziale Europeo), che ha lo scopo di analizzare l’adattamento fisico e psicologico dei ricercatori alle condizioni dell’Antartide; l’ospedale, attrezzato per qualsiasi evenienza (la Base deve infatti essere totalmente autosufficiente); le stanze da letto, fornite soltanto di un piccolo tavolo, un armadio e un letto a castello. Nella seconda torre, invece, sono presenti la cucina – la cui fondamentale funzione è quella di scandire, mediante i pasti, le giornate, altrimenti sempre uguali a causa della ininterrotta durata di luce o buio; la palestra; una sala adibita alla visione di film e, in generale, pensata per poter trascorrere del tempo insieme.

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Un significativo problema, infatti, – ci viene raccontato –, è proprio quello della socialità: rimanere isolati per mesi ed essere sempre a contatto con le stesse persone può portare facilmente all’insorgere di scontri e rancori. In quest’ottica è indispensabile tenersi impegnati e occupare il tempo libero sia svolgendo attività con gli altri, sia portando con sé qualche svago piacevole da casa (Gabriele fa l’esempio dei Lego), per non rinunciare alla dimensione personale. Le altre maggiori difficoltà sono quelle legate alla collocazione geografica: il freddo e la pressione, variabili non trascurabili. Il giorno della videoconferenza la temperatura è di circa -26°C, valore sopra la norma: il capo spedizione, Riccardo Scipinotti, spiega come il cambiamento climatico stia enormemente condizionando anche l’Antartide. Tali temperature sono comunque sufficienti perché il cibo sia conservato esternamente in appositi container, che necessitano anzi di un riscaldamento interno.

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È estremamente interessante ed entusiasmante poter conoscere Base Concordia attraverso persone che la vivono quotidianamente e ne hanno esperienza diretta. Abbiamo così anche la possibilità di
apprendere dettagli e aspetti unici, introvabili con una semplice ricerca su Internet.

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Gabriele e Riccardo decidono poi di farci una sorpresa per niente scontata: ci fanno vedere l’Antartide! Viene aperto uno degli accessi alla base, e il panorama che si presenta davanti ai nostri occhi è davvero emozionante: una distesa di ghiaccio, il cui colore bianco si fonde all’orizzonte con quello del cielo, che salendo muta fino a diventare di un intenso azzurro. Con una giacca pesante, ma senza indossare né guanti né cappello, Gabriele resiste per qualche minuto all’esterno.

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Abbiamo, infine, la possibilità di far loro alcune domande, e ciò che maggiormente emerge è il bilancio complessivamente positivo dell’esperienza, tanto a livello professionale quanto umano.
Penso che poter partecipare a una spedizione di questo tipo arricchisca notevolmente chi si mette davvero in gioco, ripagandolo di tutte le fatiche necessarie per raggiungere un simile obiettivo. È un perfetto esempio di come la costanza, applicata a qualsiasi ambito della vita, possa portare a conseguire grandi risultati, e di come la passione permetta di superare anche grandi difficoltà.

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